A volte, in quei rari sprazzi di lucidità che mi contraddistinguono, un
piccolo pensiero, martellante come un tarlo, si fa strada nella mia mente:
ma che razza di mondo sto consegnando in mano a mio figlio? Guardandomi
in giro, e senza andare necessariamente lontano e in luoghi esotici, la risposta
che per prima mi verrebbe è quella più semplice: un mondo di merda! Poi mi fermo
e, di domanda in domand, mi chiedo se ne vale davvero la pena. Andare avanti intendo.
Combattere ogni giorno sperando, non dico di cambiare le cose perché sarei
presuntuoso ma, quanto meno, di fare del proprio meglio per poter guardare in faccia
con stupido orgoglio questo nanetto di otto mesi e dirgli: sono qui, pronto a
proteggerti, sempre e comunque. Infine lo guardo in faccia, lui beato sorride e,
mostrando questi quattro dentini sparpagliati mi fa capire una cosa fondemantale.
Occorre andare avanti, comunque. Anche per non lasciare in mano a chi vuole
distruggerlo questo mondo di merda! Lottando ognuno con i mezzi che gli sono
più consoni... Per cui, a Natale, mi regalerò dei pennarelli nuovi di zecca!