sabato 11 ottobre 2008

[Liberi di leggere: dedicato a Umberto]

"In tutto questo tempo nessuno ti ha mai parlato di me. Di chi ero, di come ho vissuto, di come me ne sono andata." Con queste parole Alina Marazzi immagina che la madre Liseli, scomparsa tragicamente quando lei aveva solo sette anni, cominci a raccontarle la sua vita.
Una storia di struggente intensità, che la regista ha cercato e ritrovato là dove era rimasta nascosta: nelle pellicole stipate nella soffitta del nonno, l'editore Ulrico Hoepli, che per decenni aveva fissato i ricordi familiari con una cinepresa amatoriale. Poco alla volta à nata l'idea di montare quei frammenti di memoria, insieme a documenti, lettere, pagine di diario, per ridare voce a quella donna appena conosciuta ma indimenticabile e al tempo stesso ripercorrere la storia di una famiglia e di un secolo, il risultato è questo film. Un percorso a ritroso nei meandri della memoria, alla ricerca della madre perduta e mai conosciuta. Poetico e nostalgico, ma mai stucchevole. E', forse, il ricordo nella forma e nei modi che ognuno di noi dovrebbe sempre tenere presente.
Giacché nulla rimane dei nostri cari se non il ricordo.
Nel libro la regista ne racconta l'origine, le travagliate vicende produttive e tutto ciò che è venuto dopo: il successo di pubblico e critica, la comunità creatasi attorno al sito internet, le reazioni degli spettatori.

Menzione speciale della giuria Festival internazionale del cinema di Locarno 2002 Miglior documentario italiano Torino Film Festival 2002

"Un piccolo film commovente che, guardando in faccia la storia e le storie, restituisce un caleidoscopio di sensazioni e riesce a creare infine un'armonia, prova che a volte un film è misteriosamente onnipotente."
Maurizio Porro, Corriere della Sera
"Un film fatto di vento, impalpabile, raffiche di sentimenti, scaglie di ricordi in mulinello. Una vita, la storia di una donna raccontata da sua figlia."
Concita De Gregorio, D. La Repubblica delle donne
"È un piccolo evento di culto lo struggente, bellissimo racconto per immagini di Alina Marazzi." Silvia Ballestra "Alina Marazzi compone un ritratto postumo che dà le vertigini per originalità d'impianto e audacia personale. Prestando la propria voce a quella madre perduta e ritrovata, la figlia-regista abolisce ogni confine fra documentario e fiction, storia personale e romanzo familiare. Insomma, una lezione. Di coraggio, di fermezza, di fiducia. In se stessi e nel cinema."
Fabio Ferzetti, Il Messaggero

Alina Marazzi, Un'ora sola ti vorrei, Rizzoli Libro+DVD € 19.50

1 commento:

stefanodilettomanoppello ha detto...

io e altri tre individui stiamo preparando una specie di settimanale scaricabile in pdf di satira (non solo politica) etc volevo chiederti se ti andava di partecipare con le tue vignette o qualche illustrazione inedite.

tieni presente che dovremmo cominciare a uscire fra due settimane.
se ti puo interessare scrivimi e ti ragguaglio per gli altri dettagli
ciao.
stefanodilettomanoppello@hotmail.it