Inediti, di lunedì...

Anche questo lunedì offro a miei tre lettori e mezzo [mia moglie, mio cugino, Luigi "Vadelfio" Alfieri e mio figlio. Quest'ultimo solo per sentito dire...] due vignette inedite che troverete pubblicate sul Quotidiano della Satira n. 24, l'inserto settimanale del Quotidiano della Basilicata. Lo potete comprare nelle edicole dell'omonima regione o in quelle di Roma [se siete da quelle parti] oppure gustarvelo qui. Come si intuisce dalle due vignette qui sopra, il numero è dedicato alla chiusura di EMME, l'ex inserto satirico de l'Unità. Il tutto accompagnato da una bella intervista a Sergio Staino, notissimo vignettista - creatore di Bobo, suo alter ego - nonché fondatore e direttore di EMME. L'intervista, che potrete leggere facendo clic sull'immagine qui riportata, offre svariati spunti per riflettere, come ci proponevamo, sullo stato della satira in Italia. Leggendola, pare di capire che la chiusura del settimanale satirico de l'Unità sia dovuta a motivi squisitamente economici. Soru, rilevata la maggioranza del quotidiano del PD si è poi disinteressato della faccenda per motivi "politici" [conflitto d'interessi con la sua carica di governatore della Regione Sardegna, ecc.]. In pratica, il padrone di Tiscali ha salvato il quotidiano fondato da Antonio Gramsci da una mare di debiti ma poi, alla fine, se n'è lavato le mani delle sue sorti. E, come sempre succede in questi casi, i primi a pagare il conto sono i liberi battitori. Coloro che, per natura ideologica, hanno deciso da sempre di non avere mai padroni e quindi di non essere schiavi di nessuno. Fatto sta che la satira in edicola è particamente sparita [a parte il lodevole, ma onereso, sforzo intrapreso dal Quotidiano della Basilicata] . Con essa scompaiono le ultime voci libere e realmente controcorrente del sempre più triste panorama dell'informazione italiana. Si salva, ma fino a quando?, ancora il web. Forse perché spazio troppo grande - almeno fino a oggi - per poter essere chiuso. Forse perché troppe voci circolano, più o meno libere, per poter essere rincorse e poi messe a tacere. O forse perché, in fondo in fondo, chi scrive e vive sul web è totalmente inncocuo e invisibile agli occhi del potere. Certo, così fosse ci sarebbe solo da piangere... L'unica certezza, per chi scrive, è che finché ci saremo [noi di Inserto Satirico, del Quotidiano della Basilicata e di tutt la massa infernale di blog e contro-blog che infestano il web] una certa aria di libertà la si potrà ancora respirare.

Poi, quel che succederà lo vedremo. Da un punto di vista privilegiato: quello della prima linea...