lunedì 29 giugno 2009

La rivolta corre su Twitter


Di norma le tecnologie moderne e il sottoscritto vanno d'accordo come i proverbiali cane e gatto. Devo però ammettere che senza i blog, i twitter e i vari social network sparsi per il web di questa rivolta iraniana ne avremmo saputo davvero poco. Tanto che il regime, nella persona di Ahmadinejad, sta ora tantando di metterli tutti a tacere. Massima solidarietà a chi ha il coraggio di rischiare in prima persona per gli ideali in cui crede! Non mollate, ragazzi...

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