E' un triste lunedì quello che apre questa settimana. Triste perché, ancora una volta, ci troviamo a piangere e contare morti di casa nostra. Che siano caduti sul lavoro o in guerra, fa davvero poca differenza. Fatto sta che alle soglie del 2010 in questo paese delle giovani vite si spengono, ormai con frequenza assidua, per motivazioni sempre più assurde e irragionevoli. Come la guerra, giacché di questo si tratta. Una stupida, come lo sono sempre state tutte (sin dai tempi dell'alba dell'umanità), e insulsa guerra. Fatta solo per i fabbricanti d'armi e di automobili. Fatta solo per creare sempre più orfani e vedove, a qualunque latitudine e longitudine. Senza distinzione di razza o appartenenza. Per cui, credetemi, non mi va più di tanto... Almeno per oggi, concedetemelo. E allora, cliccate sull'immagine a sinistra se volete approfondire lo sguardo sulla mia vignetta inedita, pubblicata sul numero 57 del Quotidiano della Satira. E invece cliccate su quella a destra se avete voglia di guardarvi (e naturalmente leggere l'articolo cui fa da corredo) quella inedita pubblicata su QUALEFORMAGGIO.it. Buon lunedì, dunque...
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